IRAN: 5 motivi per visitarlo

Vediamo oggi cinque ottimi motivi per i quali dovreste subito prenotare un viaggio e andare a scoprire l’Iran, le sue moschee, la sua architettura, i suoi bazar, il suo popolo.

1. L’ OSPITALITA’

Partiamo dalla popolazione. Gli iraniani sono tra i più ospitali al mondo: provate a chiedere indicazioni stradali per una piazza, o per un ristorante… probabilmente vi accompagneranno direttamente loro e si fermeranno con voi a cena offrendovi tutto ciò che hanno per potervi dare una mano!
Tutte le persone che visitano l’Iran vengono particolarmente colpite da questo aspetto: la gentilezza, la generosità e l’ospitalità del popolo iraniano.

2. UNA STORIA MILLENARIA

L’Iran vanta una civiltà tra le più antiche al mondo. Si calcola che i primi insediamenti risalgano a 100 mila anni fa. Tutti i grandi popoli dell’antichità sono passati di qui: Assiri, Babilonesi, Medi, Parti, Sassanidi.  Di qui passò soprattutto Ciro il Grande, fondando il grande impero persiano.

Persepoli è sicuramente il più famoso sito di rovine antiche in Iran, sebbene non l’unico.
Dall’antica Persia all’Iran moderno, dall’Impero Achemenide all’era Sasanide, dal periodo Safavide alla dinastia Cagiara (Qajar), fino alla famiglia dei Pahlavi e alla Rivoluzione Islamica del 1979, la storia iraniana è tempestosa e complicata, e viaggiare per il Paese dà la possibilità di immergersi nei diversi periodi e nel suo passato tormentato.

3. L’ ARCHITETTURA

Che sia una moschea, un palazzo o un bazaar (mercato tradizionale), gli edifici iraniani sono sempre finemente decorati e risplendono di una eleganza raffinata e sofisticata. Resterete senza fiato ad ammirare i colori, i dettagli e l’architettura di questo splendido paese.

4. IL CIBO


Dal pistacchio al tè nero (chai), dallo zafferano al Kebab, la cucina iraniana è così buona e varia da creare dipendenza.

5. PATRIMONIO UNESCO

Non solo storia e architettura, ma i giardini dell’Iran sono molto spesso patrimonio dell’Unesco: il giardino di Pasargad, il giardino di Eram, il giardino di Chehel Sotun, il giardino di Fin, il giardino di Abbas Abbad, il giardino di Shazdeh, di Mahan, di Dolat Abad, di Pahlevanpoor e il giardino di Akbarie.

Non volete ancora andare in Iran? Guardate questo video del regista Benjamin Martinie

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